ESERCIZI SPIRITUALI
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Questa è l’ultima meditazione: (se vuoi scaricarla eccola: 5marzo )
APRIRE IL CUORE
“La nostra bocca vi ha parlato francamente, Corinzi; il nostro cuore si è tutto aperto per voi. In noi certo non siete allo stretto; è nei vostri cuori che siete allo stretto. Io parlo come a figli: rendeteci il contraccambio, apritevi anche voi! “ dice san Paolo, che sperimenta, verso le comunità cristiane che ha fondato, una profonda paternità e maternità spirituale (ben più alta di certe paternità e maternità “surrogate” oggi di moda). E’ una proposta di amore e non solo di affetto, è un legame vitale e non solo funzionale: aprire il cuore vuol dire sentire male in sé stessi quando qualcuno è in difficoltà, sentirsi corporalmente e sentimentalmente coinvolti nelle vicende delle persone che ci è dato di incontrare, così che la loro vita sia anche la nostra e la loro morte sia anche un po’ nostra.
E’ pericoloso aprire il cuore, perché qualcuno potrebbe approfittare della sua vulnerabilità, ma è essenziale farlo perché chi non lo fa è già caduto nell’inganno del “divisore”, cioè del diavolo. Questa creatura, cui Dio permette di esistere per garantire la libertà dell’uomo, dopo aver chiuso il cuore a Colui che l’aveva creato più bello di tutti gli angeli, ha scelto come obbiettivo della sua esistenza quello di chiudere il cuore degli uomini, attraverso la paura della morte e la superbia della vita; ma poi è venuto Gesù, ad allargare il cuore di tutti con le parole del Vangelo e con il dono della propria vita sulla croce. Lì il Cuore di Gesù è stato aperto dalla lancia del soldato e ne è uscito “sangue ed acqua”, cioè i doni della Eucaristia e del Battesimo; ora quel cuore “batte” nella Chiesa che continua a supplicare in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio!”
Aprire il cuore vuol dire donarlo, metterlo nelle mani degli altri, così che essi abbiano il potere di farci ridere o di farci piangere; “miseris cor dare”, dare il cuore ai miseri è il significato della misericordia; aprire il cuore vuol dire abbandonare e rompere il “cuore di pietra” e ricevere da Dio un “cuore di carne”, forse meno sicuro ma certamente più vivo; aprire il cuore vuol dire offrire sé stessi senza chiedere nulla, volere la felicità dell’altro/a senza porre condizioni, come Gesù che disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
DOMANDE: Che esperienza hai fatto in questa settimana? Che cosa ti ha colpito? Vorresti ripeterla ancora in futuro? Come la miglioreresti?
Quelle dei giorni scorsi: