Il parroco
Don Gualberto è nato a Blera (VT) un po’ troppo presto (per i suoi gusti), per cui ha 54 anni suonati; ha uno spirito mistico-matematico-poetico che applica a tutte le sue azioni (dalla predica, al Grest, alle sue iniziative); ama la montagna, specialmente le sue care-vecchie dolomiti (ha abitato per circa 20 anni a Venezia e dintorni) e la sua carissima Valle d’Aosta (dove ha vissuto esperienze indimenticabili); suona la chitarra a tempo perso ma sa soltanto sgranare qualche accordo. Gira sempre in bici, e lo chiamano “don Matteo”; a calcio è negato, non sa nuotare, ballare e pattinare; è goloso di cioccolata e di dolci in generale (del tipo “non apro un barattolo di Nutella se no lo finisco”), odia il minestrone e i carciofi, non sopporta la mozzarella e altri formaggi.
Ma soprattutto ama il suo meraviglioso Signore Gesù, che lo sta guidando con tanta pazienza e dolcezza perdonando i suoi molti peccati e ama la sua bellissima Madre, Maria, (che ricorda sotto i titoli di Madonna della Salute e di Madonna delle Grazie) alla quale si affida ogni giorno per ricevere da Lei lo Spirito di obbedienza e di maternità spirituale.
Ora è stato inviato alla gente di Vitorchiano, per creare unità e dare impulso a questo paese così antico e giovane insieme; secondo il suo stile ce la mette tutta, mescolando la sua proverbiale riservatezza e timidezza con la fantasia e la pazienza che lo contraddistinguono. Qui sotto trovate altri dati della sua storia.
2 Marzo 1958 | Nasce a Blera, quarto di 5 figli |
Febbraio 1965 | Diventa miope per una congiuntivite |
24 aprile 1965 | Gli viene diagnosticata una tubercolosi e vive per tre anni e mezzo a Villa Immacolata circondato da punture e pasticche |
Settembre 1968 | Con la sua famiglia si trasferisce a Viterbo, quartiere Pilastro |
1968-1976 | Frequenta le scuole medie (Pinzi) e superiori (Ruffini) a Viterbo |
Luglio 1976 | Diplomato 60/60 portando all'esame Filosofia per prima materia (doveva essere matto) e Fisica per seconda (in Italiano sempre stato negato). |
Ottobre 1976 | Inizia l'università di Ingegneria (ma voleva fare Fisica) a Roma |
Maggio 1979 | Partecipa a un concorso per le Poste a Venezia, senza molte speranze, solo perché sua sorella lavora alle Poste a Burano. |
Marzo 1980 | Assunto alle poste di Venezia e destinato all'Ufficio postale di Treporti (litorale del Cavallino); vive a Burano con sua sorella Maria Oliva, fino a settembre, poi da solo. |
Febbraio 1981 | Partecipa alla catechesi neocatecumenale a Burano e entra in comunità. |
Settembre 1981 | A Rimini, in una convivenza regionale, risponde a una chiamata come catechista itinerante (prima avvisaglia del suo futuro?) |
Luglio 1982 | L'Italia vince il mondiale e lui parte per fare il militare (Taranto, poi Viterbo) |
Luglio 1983 | Torna a Burano ma ha perso il suo appartamento in affitto, così va ad abitare presso le sorelle della Comunità (Ines per un anno e mezzo, poi Angela che diventerà la sua seconda mamma per 17 anni) |
30 Dicembre 1984 | Muore il suo papà, di infarto, in campagna |
Agosto 1986 | Prima esperienza con il Seminario di Venezia, a San Vito di Cadore |
24 settembre 1986 | Entra in Seminario a Venezia, con altri cinque compagni, poi si aggiungerà anche Andrea. |
21 settembre 1991 | Diventa diacono |
20 giugno 1992 | Ordinazione sacerdotale nella Basilica di san Marco a Venezia con i suoi sei compagni; suo vescovo e Patriarca resterà sempre il Card. Marco Cè. |
5 settembre 1992 | Destinato come viceparroco a Oriago di Mira (VE); parrocchia di San Pietro apostolo (5000 abitanti lungo il canale Brenta) retta da don Emilio. |
Settembre 1998 | Trasferimento a Mestre, parrocchia di San Giovanni Evangelista retta da don Gianni Dainese; in parrocchia in quel momento erano presenti 11 comunità neocatecumenali. |
3 giugno 1999 | Muore Angela, la seconda mamma, di tumore. |
Maggio 2000 | Chiede al Patriarca il trasferimento nella diocesi di Viterbo per poter stare vicino alla sua mamma (che ha avuto un brutto episodio medico l'anno prima). |
17 settembre 2000 | Il vescovo di Viterbo, Lorenzo Chiarinelli lo destina alla parrocchia del Santissimo Salvatore a Farnese. |
28 giugno 2005 | Muore la mamma, dopo 10 giorni di coma (ictus). |
26 ottobre 2008 | Entrata ufficiale a Vitorchiano. |
“Signore, che vita! Ti ringrazio del bene che mi hai fatto, perdona quello che io non ho fatto, aiutami a farne ancora con coraggio e umiltà”
Le suore Messaggere del Divino Amore
Una presenza preziosa nella nostra Parrocchia: sono sorelle provenienti dal Brasile o dall’Angola, invitate qui dai parroci precedenti, per animare la liturgia e la carità.
In questo momento la superiora è Sr. Teresina di origini brasiliane, tornata presso di noi dopo alcuni anni di assenza; fanno parte della loro Comunità anche suor Vera e suor . Insieme animano le celebrazioni nella chiesa di s. Maria; fanno anche parte del gruppo dei catechisti e del coro parrocchiale.
Alle Suore Messaggere del Divino Amore è affidata in custodia la struttura del Monastero delle Clarisse : un servizio molto oneroso data l’estensione notevole della Casa.
I CATECHISTI
C’è anche la schiera bellissima dei catechisti e delle catechiste che ogni anno offrono il loro servizio ai piccoli della nostra Parrocchia; sono tanti … ma i bambini sono tantissimi!